Incontriamoci alle 16 …sabato 17 settembre

Eccoci di nuovo insieme. Portos, Fiorente e Donne di qua e di là. Ancora una volta in “cucina“. Abbiamo progettato questo incontro per passare un pomeriggio in compagnia, aperto a chi volesse partecipare, offrendo profumi e sapori di terre non così lontane.

Beppe prepara in giardino i tavolini, c’è il sole e saremo di certo più comodi. Mounia intanto è in cucina trafelata. Eliana ed io ci diamo da fare e ci mettiamo a disposizione..è solo da poche ore che siamo uscite dal laboratorio e siamo già di ritorno…Ci coordiniamo..facciamo così, mettiamo là, scaldiamo, apparecchiamo…ed ecco che suona il campanello…

Sono già le 16? Ebbene sì…un saluto affettuoso “è qui l’aperitivo?” “Sì, benvenuta!”

Accelleriamo e nel frattempo Beppe apre il grande cancello del giardino per rendere più agevole l’entrata. C’è da dire che il “comitato assaggio” sta provvedendo nel ruolo che si è dato, perchè è vero che impiattiamo, ma dobbiamo pur sapere che sapore ha…ed è tutto buonissimo!

Arrivano visi conosciuti, visi nuovi, abbracci e chiacchiere, ma anche richieste di aiuto “posso dare una mano?“. Questo è lo spirito, un pò come quando arriva un amico a casa e gli dici “fai come fossi a casa tua!”.  Accoglienza, si chiama accoglienza.

Anna, Paola, Nicoletta, Marilena, Assia, Emilio, Matilde, i ragazzi di Oltre,  e tante  altre persone di cui non ricordo il nome. Arriva in bici anche Andrea. Siamo una trentina di persone ben assortite.

Sono le 16.30..cominciamo? I tre Presidenti sono davanti al carrello in cui si farà la dimostrazione degli msemen, i miei preferiti.

“Parla tu!” mi dicono Mounia e Beppe…ma..cosa dico penso fra me e me..non mi ero preparata…che responsabilità …e sia… quando qualcosa lo vivi in prima persona le parole escono di gettoMi sento un pò imbarazzata però…

Buongiorno a tutti, grazie per essere qui, mi presento, sono Sara, Presidente di Portos....il ghiaccio è rotto.

Cosa ho detto non lo so, quanto ho parlato neppure, mi ricordo un applauso, di aver passato la parola a Beppe e poi a Mounia e di aver provato un senso di leggerezza…E dopo delle pacche sulle spalle “brava!

Mounia spiega la storia del cibo marocchino e prepara questo “pane” anche insieme a chi voleva cimentarsi a farlo. Nel frattempo noi ci dileguiamo…portiamo tutto quello che sarà il nostro aperitivo sui tavoli in modo che sia tutto pronto appena finita la dimostrazione.

In cucina Assia e un’altra signora cuociono il pane, in giardino adulti e ragazzi riempiono i loro piattini, chi scatta foto, chi chiede, chi chiacchiera, chi và avanti e indietro dalla cucina..

E’ un pomeriggio diverso, calmo, rilassante, divertente…ci si parla, ci si guarda, si relaziona con i ragazzi, alcuni accompagnati dai genitori, altri dagli operatori…tutto in semplicità..come una volta quando quello che avevi lo mettevi a disposizione…

Francesco mi abbraccia e ci diamo appuntamento per il 1 ottobre alla Festa d’Autunno..la festa della cooperativa…dobbiamo ballare insieme e guardarci negli occhi..per non pestarci i piedi! .E’ il nostro appuntamento annuale di ballo.

Il pomeriggio scorre veloce come la bomba d’acqua che ci sorprende all’improvviso…un fuggi fuggi generale per fortuna..Noi riordiniamo e ci accorgiamo che l’acqua entra ….corri, asciuga, strizza, salviette, coperte, stracci, bacinelle, secchi…quant’acqua! Non riusciamo in 5 a raccogliere quel fiume d’acqua che ha invaso la stanza……

Nonostante l’imprevisto la nostra giornata finisce come era cominciata..Insieme..anche raccogliendo acqua…

Sara